Sasso Pordoi
Sass Pordoi | |
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Una vista del Sass Pordoi, con la funivia | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Altezza | 2 950 m s.l.m. |
Prominenza | 121 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°30′02.2″N 11°48′23.08″E |
Data prima ascensione | XIX secolo[1] |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Dolomiti |
Sottosezione | Dolomiti di Gardena e di Fassa |
Supergruppo | Dolomiti di Gardena |
Gruppo | Gruppo del Sella |
Sottogruppo | Sottogruppo del Boè |
Codice | II/C-31.III-A.1.a |
Il Sass Pordoi[2] o Sasso Pordoi[3] è un rilievo delle Dolomiti, nel gruppo montuoso del Sella. È lo sperone più avanzato a sud dell'intero Gruppo del Sella, con una vetta costituita da un ampio pianoro, inclinato a Nord-Ovest; presenta in tre versanti vertiginose pareti a picco sulla Val Lastìes, su Pian de Schiavanèis e sul Passo Pordoi.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Mentre la Marmolada è considerata la regina delle Dolomiti, il Sass Pordoi viene chiamato la terrazza delle Dolomiti per la sua caratteristica forma piatta sulla cima che scende a strapiombo sulle pareti laterali. Nel versante meridionale, infatti, presenta uno strapiombo di 800 m, con una pendenza superiore perfino all'80%. Nel versante settentrionale, invece, il rilievo digrada lentamente.
Il monte è raggiungibile attraverso la funivia del Sass Pordoi (prodotta dalla Hölzl), sorta sopra una molto più antica risalente agli inizi del XX secolo, o attraverso il sentiero 627, che risale un vallone ghiaioso fino al rifugio Forcella per poi raggiungere la vetta. L'antica Via Maria è la più nota delle numerose vie di roccia che consentono di raggiungere la vetta, creata dal Diavolo delle Dolomiti, la guida alpina Tita Piaz negli anni Trenta.
Itinerari dal Sass Pordoi
[modifica | modifica wikitesto]- Al Rifugio Boè (2871 m)
- dalla forcella del Pordoi 2829 m, in falsopiano e superando facili gradoni di roccia, si raggiunge il Rifugio passando sotto la parete ovest del Piz Boè. Sentiero num. 627. Ore 1.
- Al Piz Boè (3151 m)
- per la Forcella Pordoi 2829 m. L'itinerario è identico al precedente fino al bivio di quota 2902 da dove si prende a destra per salire la facile cresta sud-ovest del Boè. Il tratto sommitale del sentiero è attrezzato in alcuni punti con corde metalliche fisse. Ore 1,20.
- Traversata Piz Boè-Rifugio Boè
- dal Sass Pordoi per la Forcella Pordoi 2829 m si giunge alla vetta del Piz Boè per l'itinerario precedente. La discesa si attua per il versante di nord-ovest (m. 50 di sentiero attrezzato) fino al rifugio Boè 2871 m. Ore 2.
Rifugi
[modifica | modifica wikitesto]Sulla cima del Sass Pordoi si trova un rifugio alpino: il rifugio Maria.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Favaretto e Zannini, p. 328.
- ^ editore Touring Club Italiano, Veneto (esclusa Venezia), Milano, 1992, p. 835.
- ^ Venézia Tridentina, Milano, Touring Club Italiano, 1958, p. 505.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fabio Favaretto e Andrea Zannini, Gruppo di Sella, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1991.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sasso Pordoi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Scheda su summitpost.org, su summitpost.org.
- Scheda su camptocamp.org, su camptocamp.org.
- Sass Pordoi in estate, su montagnaestate.it.